Il Gruppo N nasce nel 1959 a Padova come libera associazione denominata Ennea. L’anno seguente, dei nove membri originari ne rimangono solo cinque: Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi, che assumeranno la denominazione appunto di Gruppo N, primo gruppo realmente anonimo. Altri gruppi erano nati in precedenza: nel 1951 a Zagabria Exact 51; Equipo 57 nel 1957 in Spagna e altri ne seguirono nel 1960, il Gruppo T a Milano e il GRAV a Parigi. Il Gruppo N aveva forti idee innovatrici in tutte le direzioni comportamentali e di progettazione.
Esplicita è la dichiarazione di poetica presentata nel 1961 in occasione del XII Premio Lissone: “La dicitura enne distingue un gruppo di “disegnatori sperimentali” uniti dall'esigenza di ricercare collettivamente”.
I problemi sui quali incentra la sua attività sono ricerche visive e cinetiche, agganciate alla psicologia della percezione, finalizzate alla realizzazione di oggetti ed ambienti che coinvolgono lo spettatore.
Entrando sempre più in contatto con altri artisti e gruppi, il Gruppo N avrà un ruolo di primo piano nei confronti della situazione europea. Non c’è mostra o convegno in cui non sia in prima linea.
Lo Studio Enne, galleria del gruppo, viene inaugurata nel novembre 1960. Accanto a mostre di altri artisti, le più significative firmate dal gruppo in quegli anni sono quelle a porte chiuse “Nessuno è invitato a intervenire” e “Contro il culto della personalità e della creazione artistica” la mostra del pane del panettiere Giovanni Zorzon: esposti tutti i tipi di pane, alcuni appesi alle pareti come le “macchine inutili” di Munari. Le opere commestibili sono veri e propri non sensi dal valore mentale, un modo neo-dada per indicare l’effimero della creazione artistica e delle sue frange individualistiche.
Meglio il suicidio piuttosto che cedere all’affascinante avanzata di false idee.
Le successive manifestazioni didattiche dedicate alla “Musica Sperimentale” (avvenimento che non ha precedenti in Italia), al “Piano regolatore di Amsterdam” (in cui vengono considerati in modo critico i piani regolatori italiani) e alla “Poesia concreta” colloca il Gruppo N in una posizione nuova rispetto agli altri gruppi, indicando la sua precisa volontà di uscire da schemi categoriali, per intraprendere la via della globalità del fare artistico.
Nel ’61 il Gruppo N partecipa alla grande e sorprendente mostra Nove Tendencije a Zagabria senza critici o altri mediatori, né tanto meno mercanti. Il modo di operare era particolarmente severo e la partecipazione aperta solo a quelle ricerche che ne condividevano il metodo. Quello delle “nuove tendenze” era un sistema che non accettava la nozione carismatica ed elitaria dell’artista, né l’atteggiamento del mondo dell’arte sui versanti della critica e del collezionismo. Ne deplorava il mercato basato sulla manipolazione dei soggetti, autori e fruitori, e sulla mistificazione dell’opera. In tutta Europa i titoli erano “Arte Cinetica”, “Movimento”, “Visualità”, “Lo spazio dell’immagine”, “Environnements”, “Luce”, “Monocromo”, “Nuove tecniche, nuovi materiali”, “Ricerche continue”, sino alla grande esposizione del 1965 al MoMA di New York, “The Responsive Eye”, che decretò il grande successo fino all’arrivo della pop art.
Decisiva è la partecipazione alla mostra Arte Programmata, organizzata dalla Direzione Pubblicità della Olivetti nel maggio del 1962 a Milano, curata da Munari e con introduzione di Umberto Eco, in cui si legge: “l’arte programmata mira ad allargare all’uomo contemporaneo il campo del percepibile e del godibile, con forme e immagini sempre diverse in movimento cinetico e visuale”.
1960
“Mostra chiusa. Nessuno è invitato ad intervenire.”, Studio N, Padova
1961
“Mostra del pane”, Studio N, Padova
“Mostre a puntate del gruppo enne”, Studio N, Padova
“Bewogen- Beweging”, Stedelijk museum, Amsterdam
“Nove Tendencije 1”, Galleria Suvremene Umjentnosti, Zagabria
“XII Premio Lissone”, Palazzo del Mobile, Lissone
1962
“Arte programmata”, Negozio Olivetti, Milano (mostra itinerante Roma, Venezia, Trieste)
“Antipeinture”, Hessenhuis g 58, Anversa
1963
“Arte Programmata”, Goppinger Galerie, Dusseldorf
“Gruppo N”, Studio F, Ulm
“Nove Tendencije 2 “,Galleria Suvremene Umjentnosti, Zagabria
“IV Biennale d’Arte oltre l’Informale”, Palazzo del Kursaal, San Marino
“Oltre la pittura, oltre la scultura”, galleria Cadario, Milano
Galleria La Bussola, Torino
1963/64
“Nuove Tendenze”, palazzo Querini Stampalia, Venezia
1964
“Nouvelle Tendance”, Musèe des Arts Decoratifs, Pavillon du Marsan, Palais du Louvre, Parigi
“XXXII Biennale Internazionale d’Arte”, sala personale, Venezia
“Strutture di visioneXV. Premio Avezzano”, Palazzo Torlonia, avezzano
“Proposte strutturali, plastiche e sonore”,galleria La Polena,Genova
“Art in motion, arte programmata”, Royal College of Art, Londra
“Arte Programmata. Kinetik Art”, Loeb Student Center, New York
1964/65
“Le Mouvemente 2”, Galerie Denise Renè, Parigi
Prima mostra retrospettiva
1967
“Grupa N”, Muzeum Sztuki, Lodz
“Grupa N”, Muzeum Slaskiego, Breslavia
Esposizioni del Gruppo enne 65
1965
Galleria la Chiocciola, Padova
“Enne 65”, galleria La Polena, Genova
Esposizione Internazionale “The Responsive Eye” , MoMA , New York
V Biennale di Parigi
Principali esposizioni dal 1970 a oggi che hanno registrato la presenza, storicizzata del gruppo N
1970
“Kinetic”, Londra
1983
“Arte programmata e cinetica 1953- 1963. L’ultima Avanguardia”, Palazzo Reale, Milano
1993
“Trent’anni dopo.L’avanguardia gestaltica degli anni Sessanta”, Baleri, Milano
1996
“Enne & Zero, motus etc”, Museion, Bolzano
“Arte conetica – Arte programmata 1962”, Galleria Fumagalli, Bergamo
“Opere cinevisuali”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
2000
“Arte programmata e cinetica in Italia 1958/1968”, Galleria Niccoli, Parma
2001
“Luce, movimento e programmazione. Kinetische Kunst aus Italien. 1958- 1968”, Ulmer museum, Ulm
Stadtische Kunsthalle, Mannheim
Stadtische Museum, Gelsenkirchen, Stadtgalerie, Kiel
Staatliches museum, Schwerin
Alpen-Adria- Galerie, Klagenfurt
2003
“La grande svolta anni ‘60”, Palazzo della Ragione, Padova
2004
“Zero 1958-1968. Tra Germania e Italia”, Palazzo delle Papesse, Siena
2005
“L’oeil Moteur-art optique et cinetique 1950- 1975”, Musèe d’Art Moderne et Contemporain. Strasburgo
“Un secolo d’arte Italiana. Lo sguardo del collezionista. Opere dalla fondazione VAF”, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
2005/2006
“Lichtkunst aus Kunstlicht”, ZKM, Karlsruhe
2006
“Die Neuen Tendenzen, eine Europaische Kunstlerberwegung”, Museum fur Konkrete Kunst, Ingolstadt
2007
“Op Art”, Schirn Kunsthalle, Francoforte
2009
Quadriennale d’Arte di Roma