MUNARI CALDERARA GRIGNANI VERONESI   Indagini sull'astrattismo geometrico

MUNARI CALDERARA GRIGNANI VERONESI Indagini sull'astrattismo geometrico
1 giugno_ 23 settembre 2017

INDAGINI SULL’ASTRATTISMO GEOMETRICO

BRUNO MUNARI

ANTONIO CALDERARA

LUIGI VERONESI

FRANCO GRIGNANI


Ha aperto il primo giugno 2017 presso i due spazi della Kanalidarte una mostra che ha permesso il dialogo tra le opere di quattro protagonisti di primo piano delle avanguardie storiche italiane.

L’esplosione di colori e pensieri di Bruno Munari ha incontrato il silenzio delicato di Antonio Calderara.

In mostra esposti anche i fotogrammi sia in bianco e nero che a colori che Luigi Veronesi realizza dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta del Novecento e le sperimentazioni geometriche e ottiche di Franco Grignani, iniziando il percorso dalle opere pittoriche degli esordi.

 

La forza di rinnovamento iniziale dell’astrattismo, dopo aver attraversato periodi di crisi, è riuscita a riemergere dando energie ad altri momenti artistici e dai cambiamenti del gusto, la poetica costruttivista si è reincarnata nella "nuova astrazione" di determinati artisti. Le tendenze si avvicendano, ma Veronesi, Grignani, Munari e Carderara sono sempre lì, nel reale in-visibile, a scoprire i segni della loro inesauribile geometria e ad affermare la "ragione astratta", nei loro studi pieni di opere e di storia, dove nascono le immagini di un universo di cristallo colorato di poesia.

Nessuna altra digressione sarebbe all’altezza del pensiero di questi grandi Maestri se non alcune citazioni che qui riportiamo:

 
Vorrei dipingere il niente che sia tutto, il silenzio, la luce. Vorrei dipingere l’infinito.

[antonio calderara_da autobiografia]

 

 

Dipingo, dipingo e le mie pitture maturano nel colore luminoso e nella struttura sempre più semplice.

Non più la natura, non più l'uomo, ma la natura e l'uomo dimensionati nel bisogno della più assoluta sintesi, portati a quell'estremo limite di essenzialità, nel quale finisce il ricordo per avere principio l'idea. Ambizione di una realtà d'immagine, che non è più la realtà, ma la più alta, la più pura, la più astratta espressione di quella realtà.

 

 

[antonio calderara_da autobiografia]

 

 

Io non disegno, io trovo

[franco grignani]