L'artista ceca Jitka Hanzlová utilizza la fotografia per affrontare i modi in cui la propria patria e l'ambiente circostante danno forma all'identità. Avendo vissuto il trauma di fuggire dalla sua casa natale della Cecoslovacchia nel 1982, Hanzlová ha creato un'opera che si basa su concetti di appartenenza e alienazione, utilizzando argomenti sorprendentemente variegati.
Nata nel 1958, Jitka Hanzolvá vive in Germania dal 1982.
Vincitrice del BMW Prize 2007 al Paris Photo, il Grand Prix Award 2003, Arles, è stata selezionata per il Citibank Photography Prize del 1999 e del 2002. Monografie di sue opere includono Bewohner (1996); Rokytnik (1997); FEMALE (2000); Forest (2005); COTTONROSE (2009); HIER (2013); e HORSE (2015), tra gli altri.
Il lavoro di Hanzlová è stato esposto in numerose importanti istituzioni tra cui la Scottish National Portrait Gallery di Edimburgo; National Gallery, Edimburgo; Fondazione Mapfre, Madrid; Museo Folkwang, Essen; Museo Stedelijk, Amsterdam; Barbican Centre, Londra; The Photographer's Gallery, Londra; e Seattle Art Museum.
Il suo lavoro si ritrova nelle collezioni permanenti di diversi importanti musei, tra cui il Museo di Arte Moderna di San Francisco; Museum of Modern Art, New York; Museo Stedelijk, Amsterdam; Museo Folkwang, Essen; e il Fotomuseum Winterthur, tra molti altri.